Wine and Sardinia: i vini vincitori della terza edizione del concorso enologico

Il commento del  Presidente di commissione, Salvo Foti, «Uve eccezionali, in molti casi valorizzate da uno stile tecnico adeguato». Le premiazioni a Sorgono, il 22 e 23 ottobre 2016, nel corso della terza edizione del Salone dei Vini sardi, in occasione di Autunno in Barbagia.

carlo-marras-commissione-concorso-wine-2016-logo La commissione esaminatrice 2016: Pierluigi Gorgoni, Nico Danesi, Salvo Foti, Luca Roagna, Marco Pozzali

 

SORGONO 19 SETTEMBRE 2016 – Un concorso in crescita per numero di vini partecipanti ( circa 150 campioni arrivati da tutta l’isola ) e per la qualità dei prodotti proposti alla giuria che, nei giorni scorsi ha proclamato i vincitori della terza edizione. Wine and Sardinia, promosso dalla Pro Loco di Sorgono con il patrocinio del Comune e della Regione Sardegna, ha scelto i migliori rossi, bianchi, rosati, vini da dessert secchi e dolci realizzati in Sardegna. Le premiazioni si terranno a Sorgono il 22 e 23 ottobre 2016, nel corso della terza edizione del Salone dei Vini sardi, organizzata anche quest’anno in concomitanza con le iniziative di Autunno in Barbagia dedicate alla vendemmia tradizionale (Sa ‘innenna – XXIII edizione).

I VINI PREMIATI: Sono 32 in tutto i vini che hanno ottenuto i riconoscimenti della Giuria di qualità: i Sigilli d’oro, d’argento e di bronzo sono stati assegnati a 14 prodotti divisi nelle categorie Rossi annate 2014- 2015, Rossi annate precedenti il 2014, Bianchi 2014- 2015, Rosati, vini dolci e secchi da dessert. A questi si aggiungono 15 diplomi di merito e 3 premi speciali per le produzioni tipicamente sarde. Ecco i vini premiati nel dettaglio:
Per la categoria Vini rossi (annate 2014- 2015) ha ottenuto il Wine and Sardinia d’oro il “Balia 2015” della Cantina Castiglia di Calangianus (Sassari). Il Sigillo d’Argento è andato invece a “Nostranu 2014” della Cantina Berritta di Dorgali (Nuoro). Si è aggiudicato il Sigillo di Bronzo “Kiri 2015” della Cantina del Vermentino di Monti (Sassari).

Per la categoria dedicata ai Vini rossi antecedenti il 2014, il Wine and Sardinia d’oro è stato assegnato al vino “Inu Riserva 2013” della Vitivinicola Contini di Cabras (Oristano); Sigillo d’Argento al Su Binariu 2013” della Cantina Su Binariu di Sorgono (Nuoro), il Sigillo di Bronzo è andato invece a “Le Alte Terre 2015” della Cantina del Mandrolisai di Sorgono (Nuoro).

Per la categoria Vini bianchi (annate 2014 – 2015) il Wine and Sardinia d’oro è stato assegnato a “Pariglia 2015” della Vitivinicola Contini di Cabras (Oristano); il Sigillo d’Argento a “Beru 2014” realizzato nella Cantina Siddura di Luogosanto (Sassari); i giurati hanno assegnato ex aequo il Sigillo di Bronzo a “Myali 2015” della Cantina Castiglia di Calangianus (Sassari) e a “Superbia Gallurese 2015” – del Consorzio San Michele di Berchidda (Sassari).

Per la categoria Vini rosati Wine and Sardinia d’oro a“Nieddera Rosato 2015” prodotto dall’Azienda Vinicola Attilio Contini di Cabras.

Per la categoria Vini da dessert (meditazione) secchi e dolci il Wine and Sardinia d’oro è andato alla “Vernaccia di Oristano DOC” dell’Azienda Famiglia Orro di Tramatza (Oristano), Sigillo d’Argento al “Passentzia 2013” sempre dell’Azienda Famiglia Orro; il Sigillo di Bronzo a “Oirad 2014” dell’Azienda Vitivinicola Ferruccio Deiana di Settimo San Pietro (Cagliari).

La Giuria ha inoltre attribuito dei diplomi di merito a: Cantina Vigna de Luceri per il vino “Stuni 2014”; Vitivinicola Contini per il suo “Sartiglia 2015”; Cantina Vernaccia Oristano per il “Maimone 2014”; Tenute Rossini Laerru per “Rolù 2015”; Cantina Valle di Accoro perVida 2014”; Fradiles di Atzara per ”Fradiles 2014”; Vitivinicola Contini perI Giganti 2013”; Su Binariu perTre Buccas 2012”; Cantina del Mandrolisai perKent’annos 2012”; Masone Mannu perEntu 2013”; Ferruccio Deiana perAjana 2013”; Tenute Delogu perEgo 2013”; Bingiateris perLollore 2013”; Cantina della Vernaccia perIs Arutas 2015”; Consorzio San Michele perSinfonia Gallurese 2015”Quartomoro di Sardegna per lo spumante “Q 2012”.

Infine sono stati assegnati tre premi speciali alle produzioni tipicamente sarde: il “Mandrolisai D’autore”, è andato a “Tres Buccas 2012” della Cantina Su Binariu di Sorgono (Nuoro), il “Cannonau D’autore”, è andato a “Balia 2015” della Cantina Castiglia di Calangianus (Sassari), il premio dedicato al “Vermentino D’autore” è andato a “Pariglia 2015”  della Vitivinicola Contini.

LA GIURIA DI QUALITÀ: Fin dalla prima edizione di Wine and Sardinia, la scelta della Pro Loco di Sorgono, presieduta da Matteo Marras, è stata di affidare il giudizio sui vini in gara a una Giuria di esperti di elevata esperienza e professionalità, in grado di garantire valutazioni oggettive, orientate all’individuazione delle eccellenze regionali. Il concorso punta infatti a creare occasioni di stimolo e confronto tra produttori nell’ottica di dare un  contributo al miglioramento continuo degli standard di qualità delle produzioni sarde.

Ha presieduto la Commissione esaminatrice del Concorso Salvo Foti, appassionato direttore del Consorzio delle aziende vitivinicole in Etna “I Vigneri”. Con lui Luca Roagna, responsabile tecnico dell’azienda piemontese “I Paglieri”, rinomata per la produzione di Barbaresco (recentemente un suo vino è stato eletto tra i 50 migliori vini d’Italia ai BIWA – Best Italian Wine Awards); il giornalista e sommelier Marco Pozzali firma di prestigiose riviste specializzate e autore di importanti guide ai vini italiani; Pierluigi Gorgoni, anche lui giornalista, tra i migliori assaggiatori italiani (autore per il gruppo l’Espresso della Guida I Vini d’Italia) e Nico Danesi, fondatore di Enoconsulting, studio di consulenza enologica e laboratorio certificato in Franciacorta.

salvo-foti-a-wine-and-sardinia-2016IL COMMENTO DI SALVO FOTI: Buon livello tecnico e fattura notevole per alcuni vini, per altri, ampi margini di miglioramento a patto di applicare tecniche enologiche in grado di valorizzare il patrimonio dei vitigni autoctoni sardi. Nel suo commento alla terza edizione di Wine and Sardinia il presidente della Commissione esaminatrice traccia, in modo sferzante, una possibile strada per  la crescita qualitativa di molte produzioni che hanno davanti a loro ampie possibilità di crescita a patto di evitare empirismi e di diventare vera espressione dei particolarissimi territori d’origine:

«I vini degustati rappresentano un panorama interessante e molto variegato di tipologie e stili produttivi – afferma Foti –  La qualità dei vini è stata in gran parte di buon livello tecnico, alcuni casi di notevole fattura, in altri, si sono riscontrate delle caratteristiche enologiche tipiche di prodotti fatti con empirismo.  Comunque, il denominatore comune, almeno della maggior parte dei vini degustati, è una materia prima di origine, le uve, veramente eccezionale: in molti casi valorizzate da uno stile tecnico adeguato, ma in altri, la tecnica enologica, applicata senza la giusta attenzione, ha penalizzato purtroppo la grande materia prima a disposizione. L’uso del legno indiscriminato, sia esso di buona qualità che di scarsa fattura, in diversi vini degustati, soprattutto rossi, ha coperto le ottime caratteristiche aromatiche e gustative dei vini, rendendoli anonimi, squilibrati e senza personalità.

Tra i vini bianchi degustati, alcuni hanno spiccato per notevole ricchezza ed eleganza. Tra i rossi, in quei vini in cui il produttore ha fatto esprimere le uve, assecondando le caratteristiche intrinseche del patrimonio viticolo di partenza, vi è stato più di un caso di vini dalla forte personalità e tipicità riconducibili al particolarissimo territorio e patrimonio vitivinicolo sardo. I passiti meriterebbero una particolare attenzione nell’aspetto produttivo, anche se c’è stato qualche ottimo esempio.

Un consiglio che mi sento di dare, soprattutto ai giovani che intraprendono l’attività vitivinicola, è di non ricercare particolari e complicate tecniche enologiche, modelli produttivi preconfezionati da altri, specie se provenienti da zone e in situazioni poco attinenti con le particolari ed uniche condizioni pedo climatiche della Sardegna. Le tecniche di vinificazione da utilizzare sono quelli che valorizzano l’eccezionale patrimonio dei vitigni autoctoni della Sardegna. Per far questo bisogna avere una buona conoscenza dei propri vitigni e dell’interazione che esiste tra essi, il clima, il suolo e il viticoltore autoctono, al fine di produrre dei vini unici, di spiccata personalità, rappresentativi del proprio territorio e della propria civiltà vitivinicola».

 

LE PREMIAZIONI La cerimonia di premiazione è in programma a Sorgono il 22 e 23 ottobre 2016 prossimi, quando, in concomitanza con la vendemmia tradizionale organizzata per “Autunno in Barbagia”, si terrà la terza edizione del Salone dei Vini sardi Wine and Sardinia. L’iniziativa rappresenta un’occasione per conoscere e degustare i vini vincitori e scoprire altre interessanti produzioni regionali e locali in un ambiente ospitale nel cuore dell’autunno barbaricino.

Sorgono, lunedì 19 settembre 2016